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Spal, Di Carlo e Antenucci decisivi

Alessio Duatti
Spal, Di Carlo e Antenucci decisivi

Il tecnico: “Sono felice per la squadra e Maistro”. Il capitano: “Questa è la strada”

14 febbraio 2024
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Ferrara Mirco e Mimmo si son ritrovati e la Spal ha ricominciato a prendere quota. Vis Pesaro, Cesena, Recanatese e Pescara: i 4 gol del capitano, fino a questo momento del campionato, sono arrivati tutti alla presenza del tecnico di Cassino che ha guidato la squadra alla vittoria di Pescara per 2-1.

L’ululato. “Per un attaccante è importante fare gol – dice Mirco Antenucci –, se poi questo aiuta a vincere le partite ancora meglio. Vedo i miglioramenti, vedo i ragazzi con le facce più rilassate e serene. Era qualcosa che mancava da tempo. Io mi metto a disposizione di tutti e cerco di incidere aiutando il gruppo”.

Il capitano è andato nello specifico degli ultimi 90 minuti giocati in Abruzzo, a poco più di un’ora di strada dalla sua Roccavivara: "Il nostro obiettivo era quello di dare continuità ai 3 punti presi in casa perché ne avevamo davvero bisogno. Sono contento perché la squadra ha fatto una buona partita. Siamo stati cattivi e abbiamo lottato su tutti i palloni. Siamo stati davvero bravi. Bisogna sempre saper soffrire così: è la base del nostro lavoro. Questo è un campionato difficile in cui tutte le squadre sono organizzate e non ci sono partite scontate, lo abbiamo visto. Mettere in campo un certo atteggiamento porta ad avere dei risultati e le vittorie contribuiscono a farci lavorare con più fiducia e leggerezza durante la settimana”.

Il condottiero. Gioisce anche Mimmo Di Carlo: “Sapevamo che qui a Pescara avremmo dovuto giocare una partita in cui ci sarebbe stato da soffrire, perché le squadre di Zeman giocano un calcio avvolgente, con tante sovrapposizioni, e anche stavolta lo abbiamo visto. Ai ragazzi avevo detto di rimanere in partita a prescindere da ciò che sarebbe successo, perché con le qualità che abbiamo avremmo potuto metterli in qualunque momento e fargli gol viste le nostra caratteristiche in attacco. La partita è andata esattamente così. Nel secondo tempo – aggiunge il mister –, avremmo dovuto restare un po’ più alti in alcuni momenti. Sapevamo che una giocata avrebbe potuto aiutarci a risolvere la partita ed è arrivata da Fabio Maistro: sono felice per lui, perché quell’uno-due con Simone Rabbi dimostra che è un ulteriore soluzione in avanti. Venivamo da un periodo difficile e da una situazione complicata da cui stiamo cercando di tirarci fuori. In questo momento ci sono una forza e una fiducia incredibili che derivano dal desiderio condiviso da tutti di uscire da questa situazione”.

Mosse e momento. Di Carlo prosegue la sua analisi ad ampio raggio: “L’allenatore serve anche a leggere i momenti della partita in cui c’è più bisogno di intervenire. A volte va bene, altre va male. I cambi sono riusciti per due partite consecutive principalmente per merito dei giocatori, per la testa e la fiducia che hanno. C’è un bel gruppo e da quando sono arrivato si è ricreato entusiasmo perché probabilmente c’era bisogno di una scossa. Inevitabilmente i risultati negativi portano pesantezza e io sto premendo molto sull’importanza dello spirito di squadra e sull’orgoglio che dobbiamo mostrare. Questa è una squadra che ha subito in modo particolare determinate situazioni negative, ma adesso non dobbiamo più pensarci: il passato è alle spalle. Dobbiamo pensare al presente: due partite e sei punti. Complimenti a tutti i giocatori, ma non abbiamo ancora fatto niente per ora e davanti abbiamo la partita di Fermo che è ancora più importante. La rosa è più profonda? Sì e se questa è più profonda l’allenatore deve saperla sfruttare, così come i giocatori devono approfittare delle occasioni e dei minuti a propria disposizione”.