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Ferrara, dopo Spal-Pescara mister Dossena non si dimette

Ferrara, dopo Spal-Pescara mister Dossena non si dimette

Sulla contestazione della Curva Ovest il tecnico afferma: “I tifosi pagano il biglietto e sono liberi di fare quello che vogliono, ma giocare così non è facile”

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Ferrara “Non ho ancora parlato con la società”. Mister Andrea Dossena rimane al proprio posto e si presenta nella tribuna stampa del “Paolo Mazza” dopo la sconfitta per 0-1 contro il Pescara. Si respira un’aria pesante, ma il clima non è quello delle dimissioni: al massimo potrà arrivare un esonero, ma il tecnico non molla la panchina biancazzurra. “Sono molto dispiaciuto – confessa il tecnico – sono arrivato qua con tanta voglia ed entusiasmo. Ci credo tanto ed è frustrante perché lavoriamo molto e i risultati non arrivano. Mi è capitato da giocatore e da allenatore vivere situazioni simili, ma ai ragazzi non posso dire nulla per l'impegno che mettono”. Parole che nella press room di corso Piave si sono sentite più e più volte, quasi fosse un carosello che gli allenatori imparano a menadito quando si trasferiscono a Ferrara. 

Forse ciò che più di ogni altra cosa ha contraddistinto questo decimo turno di serie C è la contestazione della Curva Ovest (IL VIDEO), che ricorda tanto quello Spal-Parma di maggio 2022 quando il club biancazzurro retrocesse dalla serie B. Il commento di mister Dossena: “I tifosi pagano il biglietto e sono liberi di fare quello che vogliono, ma giocare così non è facile. Non è facile per nessuno, quindi li capisco e sono liberi di contestare, ma giocare con una contestazione dei propri tifosi certamente non è facile”.

L’analisi della partita passa quasi in secondo piano: “Avevamo preparato una partita d’attesa da parte nostra perché non volevamo prendere il benedetto gol e sui 75 minuti giocando così lasci all’avversario una metà campo e occasioni, anche se così nitide non ci sono state da parte del Pescara. Avevamo intenzione di fare la partita ma sul primo calcio d’angolo della gara siamo stati per l’ennesima volta puniti. Guardando questi ragazzi devo dir loro “bravi” per quello che abbiamo provato e per quello che hanno messo in campo. Detto questo, siamo in difficoltà: si vede nei ragazzi che adesso la maglietta e il pallone pesano parecchio, però se vogliamo uscire da questa situazione dobbiamo star loro vicini perché domenica prossima andranno in campo ancora loro. Lo so che è difficile, dobbiamo cercare di alleggerire loro la testa perché l’impegno c’è stato, si sono viste in diverse situazioni l’agitazione e la paura di sbagliare”.