Spal, è finita. Fallimento sportivo e fuori dal calcio professionistico
Bonifico dagli Stati Uniti mai arrivato: sembra infatti che le finanze siano mancate fin dall’inizio. Anche settore giovanile e femminile pronti allo smantellamento ma Tacopina potrebbe rimanere
Ferrara È finita. La Spal non si iscriverà al campionato 2025/26 di serie C. I soldi da allegare alla domanda di ammissione – gli adempimenti riguardavano in particolar modo la fideiussione da 700mila euro e la copertura degli stipendi riferiti ai mesi di marzo e aprile – non sono arrivati dagli Stati Uniti. Per procedere regolarmente serviva che la disponibilità economica fosse nei conti di via Copparo questa mattina, così da procedere all’espletamento di tutte le pratiche. Così non è stato e ormai non vi sono neanche più i tempi tecnici per una corsa disperata, anche perché le banche italiane sono in chiusura. Ma ancor prima sono mancate le finanze: sembrerebbe infatti che chi doveva provvedere al pagamento dell’iscrizione – un nuovo finanziatore – si sia tirato indietro prima del previsto, lasciando Tacopina e Follano scoperti.
La Spal si avvia verso la scomparsa sportiva, di cui si attende soltanto l’ufficialità che potrebbe arrivare nel giro di qualche ora, dopo che la notizia sarà comunicata dai dirigenti ai giocatori. Già da questa mattina, in assenza del versamento, le impressioni negative circolate ieri hanno trovato conferma. La domanda di iscrizione alla prossima serie C è stata comunque inviata alla Lega Pro, sarà analizzata e poi respinta perché mancano troppe condizioni per essere accolta. Non c’è la fideiussione da 700mila euro ma mancano anche le liberatorie dei tesserati federali a cui spettano altri due stipendi. L’invio dei documenti è stata una cautela degli uffici amministrativi spallini, ma ad onore di firma e in attesa di capire cosa vorrà fare Tacopina visto che una comunicazione ai dipendenti di via Copparo è attesa nei prossimi giorni.
Ancora non è scritta la parola fallimento. Con ogni probabilità i creditori – tra dipendenti che aspettano stipendi arretrati, debiti con i fornitori e pendenze con le banche – faranno istanza per vedersi riconosciute le proprie spettanze. Se Tacopina e soci provvederanno allora si andrà avanti con “gli americani”, altrimenti inizierebbe un procedimento giuridico per fallimento, con il conseguente addio degli yankee. Ad ogni modo, con tutte le probabilità si ripartirà dall’Eccellenza, previo pagamento di 100mila euro.
Dall’America non sono arrivate rassicurazioni, ieri, né tantomeno spiegazioni, oggi. E intanto il clima funereo avvolgeva via Copparo, dove questa mattina erano presenti dipendenti e perlopiù dirigenti e staff del settore giovanile. Vivaio che sarà smantellato, proprio come il settore femminile. Anni e anni di lavoro, generazioni di passione che, ancora una volta, vengono spazzati via. Il futuro della Spal è l’Eccellenza, ma servirà una nuova proprietà senza soci o amministratori che abbiano ricoperto questo ruolo all’interno della società negli ultimi cinque anni (la famiglia Colombarini, per chi se lo stesse chiedendo, ha venduto nel 2021, il 13 agosto). E soprattutto serviranno 100mila euro per l’iscrizione. Sul campo era stata salvezza, ma chi ama la Spal non aveva ancora fatto i conti – o almeno, non fino a questo punto – con chi amministra.