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Ars et Labor, Di Benedetto la svolta con i dettagli: «Bello veder esultare tutti»

Tommaso Schwoch
Ars et Labor, Di Benedetto la svolta con i dettagli: «Bello veder esultare tutti»

Accorgimenti tattici e crescita dei singoli: così i biancazzurri sono tornati alla vittoria nella gara contro il Mesola

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Ferrara «Sono contento della vittoria, soprattutto per i ragazzi. Abbiamo lavorato come sempre, con massimo impegno e dedizione. I giocatori che avevano avuto qualche problema nelle scorse settimane si sono presentati abbastanza bene». Parte così la conferenza stampa di mister Stefano Di Benedetto, dopo che la sua squadra è tornata alla vittoria dopo quattro partite. Vittoria davvero larga e meritata da parte dei biancazzurri, anche se dopo il pareggio del Mesola c’è stato un momento di flessione: «Probabilmente l’angolo non c’era e il gol ha lasciato il segno per 10-15 minuti – afferma il mister – nei quali abbiamo perso un po’ la bussola, ma ne siamo usciti con lucidità. È stata importante la rete di Carbonaro, perché ci ha permesso di andare all’intervallo sul 2-1».

Ed è proprio su Carbonaro che l’allenatore si sofferma, per sottolineare il grande lavoro che sta facendo: «Paolo sta meglio rispetto a inizio stagione, la sua condizione è salita e di conseguenza anche le sue giocate, andava solo aspettato. Ora che sta bene sta trascinando la squadra». Era importante vincere anche per risanare il rapporto coi tifosi, soprattutto viste le vicende di Rovigo: «Questo per noi è importante. Per noi è fondamentale avere il pubblico vicino, perché una tifoseria del genere ci può trascinare alla vittoria. Siamo qui per la piazza e per i tifosi, che sono di un’altra categoria: è stato bello vederli esultare alla fine. Lavoreremo per renderli felici».

Risultato raggiunto anche grazie al cambio modulo adottato dal mister, che ha messo in campo un 4-2-3-1: «A fare la differenza sono i piccoli dettagli a volte. Se uno ci pensa bene, rispetto al 4-3-3 cambia solo che il triangolo di centrocampo è ribaltato. Ho optato per il doppio mediano per avere più protezione in quella zona, visto che ultimamente stavamo subendo qualche tiro di troppo dalla distanza. In questo modo Malivojevic era più libero di agire tra le linee, riducendo le distanze tra centrocampo e attacco. Sono contento della prestazione, peccato per il gol subito».

Successivamente, il punto sui giocatori ancora fermi ai box, ovvero Di Bartolo e Moretti: «Tra i due Moretti è quello più avanti. In settimana avranno le ecografie di controllo per capire come accelerare i tempi. Si stanno già allenando, c’è solo da capire quanto possono forzare e quando torneranno in gruppo. Sono sulla buona strada».

Un passaggio piccante sulle dichiarazioni dopo il pari con il Sant’Agostino, che il mister vuole puntualizzare: «Alcune cose che ho detto sono state strumentalizzate. C’è da capire chi vuole bene all’Ars et Labor e chi no, incendiando l’ambiente. So che ci si aspetta tanto, ma non ho mai puntato il dito contro la tifoseria. Io e i ragazzi non voltiamo le spalle ai tifosi: questo pubblico può trascinarti tantissimo e l’ho sempre detto nelle conferenze che ho fatto. Più siamo uniti e l’ambiente è compatto, meglio è per tutti: allenatore, giocatori e addetti ai lavori». 

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