Spal a rischio fallimento. Curva Ovest: «Stiamo insieme qualunque cosa succeda»
Nelle stesse ore in cui i soldi per l’iscrizione in serie C non arrivano, il collettivo ultras biancazzurro si ritrova al Parco urbano per la festa annuale: «Temiamo che non ci sarà niente da celebrare, ma dobbiamo trovare la forza per stringerci ancora una volta tra noi»
Ferrara «Sono ore di grande apprensione: la nostra storia e il futuro di decine e decine di lavoratori e di centinaia di ragazzi delle giovanili, sono appesi a un filo». La Curva Ovest non fa sconti quando si parla di Joe Tacopina. Tanto più questa volta, quando quei colori tanto amati rischiano di essere cancellati dal calcio professionistico – si ripartirebbe dall’Eccellenza, ma con una nuova società – perché c’è chi «ha pensato bene di ridursi all’ultimo momento e di infliggerci un nuovo dolore», scrive il collettivo ultras sulle pagine social. «Le speranze sono poche, a quanto pare, e a meno di macchiavellici colpi di scena spariremo». I soldi per l’iscrizione in serie C non sono ancora arrivati dagli Usa sui conti di via Copparo. 700mila euro per la fideiussione, stipendi arretrati di marzo e aprile: ancora nulla è pervenuto.
Tutto sembra ancor più paradossale considerando che proprio in questi giorni – da oggi a domenica – c’è «la festa della Curva Ovest e purtroppo temiamo che non ci sarà niente da festeggiare. Ma, anche dovesse succedere il peggio, dobbiamo trovare la forza di farlo, di fare festa, di stringerci ancora una volta tra noi, come è stato per l’ultima partita dei play-out, dobbiamo di nuovo essere un pugno chiuso e trasformare un momento di dolore in una vera e propria manifestazione del nostro orgoglio e della nostra forza». E quindi l’invito, nonostante la sofferenza a cui si va incontro: «Partecipiamo, incontriamoci, discutiamo, programmiamo il da farsi e facciamolo alla festa della Ovest. Sarà il nostro quartiere generale, il nostro fortino, il posto in cui mettersi spalla a spalla, in cui appoggiarsi a un fratello o da cui far partire tutta la nostra rabbia».
Si parte oggi, 6 giugno, alle 18 al Parco urbano “Bassani”, con ingresso dalle piscine in via Bacchelli. «Stiamo insieme. Di nuovo, uno affianco all’altro, qualunque cosa succeda», è l’appello di chi sa che la propria squadra è sull’orlo del baratro.