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Antenucci con Triulzi e Federico. La ripartenza della nuova Spal è nelle loro mani

Francesco Dondi
Antenucci con Triulzi e Federico. La ripartenza della nuova Spal è nelle loro mani

L’ex capitano ha lavorato in sordina per dare basi solide alla Ars et Labor: lo attende un’estate di grande lavoro per strutturare il club e fare la squadra, mentre si spendono già i primi nomi

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Ferrara È rimasto a lungo lontano dalla città non per disinteresse ma per non essere travolto dalle domande - legittime - del popolo spallino che in lui ha riposto fiducia e speranze. Ma Mirco Antenucci, ora si può dire perché lo certificano i fatti, ha lavorato in sordina per dare basi solide alla Ars et Labor e assume un valore ulteriore quella telefonata, raccontata dalla Nuova, con Sergio Pellissier, un’altra figura di alto lignaggio che ha ridato vita ad un club finito qual era il Chievo Verona. Servirà tempo per capire i retroscena della composizione del gruppo che farà capo a Juan Martin Molinari, ma sono due i nomi svelati dal sindaco Fabbri in occasione dell’investitura ufficiale: il primo è quello di Mirco Antenucci, che avrà un ruolo di primo piano sul fronte tecnico organizzativo, il secondo è quello dell’agente internazionale Pierpaolo Triulzi, il primo probabilmente a credere nel progetto italo-argentino. Seppur la candidatura sia arrivata formalmente soltanto mercoledì pomeriggio e la conoscenza con il sindaco sia avvenuta nel pomeriggio di lunedì, si può dire che le basi erano poste da tempo. Già soltanto la presenza di Antenucci è forma di garanzia totale nelle stanze del municipio cittadino.

Chi si occupa di calcio dilettanti a cavallo con il mondo dei professionisti aveva fatto una previsione: per iniziare dall’Eccellenza servono 2 milioni e 5 ne serviranno per ambire a vincere la serie D e tornare in C. Ebbene quella prospettiva è stata confermata dal sindaco che ha anticipato l’intenzione di Molinari di investire nell’anno d’esordio 2 milioni. Una buona parte servirà per allestire una squadra di alto profilo che non sbagli la promozione immediata. Vero che nei dilettanti molti giocatori si sono già accasati e che a breve inizieranno i ritiri, ma il panorama è piuttosto ampio, le conoscenze di Triulzi sono altrettanto variegate e su più fronti calcistici internazionali così come avrà un ruolo importante anche Sandro Federico, in veste di direttore generale ma che lavorerà in stretta sinergia con Antenucci. Federico è reduce dall’esperienza di Teramo, ha un lungo curriculum in categoria ed era dato ad un passo dalla Clodiense in serie D. Per tutto il resto dell’organigramma ci sarà da attendere ma è scontato ipotizzare che Antenucci, in qualità di direttore operativo, ha già seminato tanto in queste settimane. Ripartirà quindi da persone che conosce, di cui ha stima e che potrebbero garantire continuità rispetto al recente passato. Persone che conoscono bene il centro di via Copparo, che sanno dove mettere le mani e apprezzano bene il valore della squadra di Ferrara.

Non è quindi escluso che qualche ex spallino possa rimanere o qualcuno possa tornare per senso di appartenenza e per dare una mano in campo. Ovvio che prima bisognerà ragionare sull’allenatore quando si è a lungo parlato sia di Davide Marchini che di Eros Schiavon, fresco di patentino. Si vedrà. Nomi interessanti possono essere individuati sul fronte delle giovanili, settore che avrà una strada privilegiata. Antenucci si è spesso interessato a quell’ambito, facendosi vedere a lungo al “G.B. Fabbri” durante le partite degli under (si ricorderanno le foto festeggiamento e le bandiere degli under 16). Non potrà contare su Max De Gregorio passato al Ravenna ma c’è Checco Conti come ferrarese doc, che conosce bene le annate agonistiche mentre Marco Aventi e Michele Borghi hanno curato nel tempo l’attività di base con il segretario Orlandini, volto storico in sede. Attenzione poi ad Alessio Cirulli, team manager dell’ultima stagione. Ha dimostrato grande competenza, il suo modo di fare era stato assai apprezzato dalla squadra e ha scalato gerarchie. Nel recente passato aveva lavorato anche in campo e soprattutto nella logistica dei bambini e quindi il suo nome merita di essere tenuto in considerazione. Servirà tempo per capire come sarà la nuova Ars et Labor, Antenucci arriverà in città nei prossimi giorni e per lui si prospetta un’estate di grande lavoro. In fin dei conti, seppur con altri scenari, era ciò che il capitano voleva subito dopo la salvezza.