Portomaggiore, la comunità pachistana in piazza per le donne libere
Tanta gente ha scelto di radunarsi per dissociarsi dalle parole detto in televisione contro le donne: diversi i racconti e le frasi di libertà emerse nell’uggiosa domenica in paese
Portomaggiore Erano diverse centinaia le persone, in gran parte della comunità pachistana, scese in piazza stamattina, domenica 16 novembre, a Portomaggiore. Il raduno è arrivato quasi come una risposta all’incontro in piazza di venerdì sera con quasi 300 portuensi che hanno voluto far emergere le contraddizioni di un percorso di integrazione molto complesso, accentuato dalle parole indegne contro le donne pronunciate da un uomo pachistano nel corso di una trasmissione televisiva.
Oggi, invece, è toccato proprio alla comunità pachistana prendere le distanze da quelle frasi, stroncate da tutti coloro che hanno parlato. Al grido di “anche noi siamo libere” sono state varie le testimonianze di giovani e donne dette al microfono.
«Vogliamo chiedere scusa e nello stesso tempo far capire che ci sentiamo cittadini portuensi e italiani. Quanto successo sia un punto di partenza, un nuovo inizio di dialogo. Insieme contro ogni tipo di violenza”. “Siamo libere come voi”, le parole delle donne in piazza. “Quando il velo è una scelta, quando il rispetto delle tradizioni è una scelta, non si può parlare di costrizioni. Noi qui studiamo, lavoriamo, costruiamo il nostro futuro», ha detto Arshab, il riferimento della comunità pachistana.
Il sindaco Dario Bernardi, che da una settimana sta cercando di cucire rapporti e di utilizzare al meglio per l'intera collettività la bufera sociale e mediatica, ha evidenziato alcuni elementi cardine della manifestazione domenicale: quella persona non rappresenta la comunità che ha preso le distanze in modo netto e anche scusandosi. «A parlare - fa sintesi Bernardi - sono state giovani donne e questo è molto positivo. È stato ribadito che la comunità vuole il bene di Portomaggiore e questo è importante. Tutto si è svolto in modo pacifico e quindi mi considero soddisfatto e spero questo sia stato un momento importante e di crescita per tutti. Al di là di questo, chiederò di sicuro alla comunità di impegnarsi ancora di più per migliorare tutti gli aspetti che non vanno e ce ne sono molti. I cittadini venerdì hanno dato un segnale chiaro, che va ascoltato. Questo consegna delle responsabilità alle istituzioni ma ancor di più ai rappresentanti della comunità».